Già dal titolo vi starete chiedendo “E che acciderbolina è la lettura in nero?”
“In nero” è l’espressione convenzionalmente usata per indicare la scrittura a inchiostro, quella usata da chi vede, per contrapporla alla lettura / scrittura in Braille.
Quindi, ora cercherò di fare un paragone tra le percezioni di chi ha il dono della vista (e qua mi perdonerete se dico qualcosa di non proprio preciso, ma non dovreste avere difficoltà a seguire il discorso), e di chi usa le tecnologie assistive specifiche per la disabilità visiva, nella situazione in cui ci si ritrovi a usare un computer.
Lettura in Braille
La Barra Braille– abbiamo visto – dà un output di lettura, ma nel limite della singola riga, non può fornire una visione di insieme.
Il monitor del pc viene visto “a pezzi”, le opzioni, gli oggetti, le frasi sullo schermo vengono scoperte a poco a poco man mano che ci si sposta e si cambia la posizione del focus dello screen reader.
Facciamo un esempio più concreto.
Se voi vedete questa schermata

mi direte istantaneamente che è il menù contestuale di Windows con le voci
Aggiungi alla barra delle applicazioni
Ripristina versioni precedenti
Invia a
Taglia
Copia
Crea collegamento
Elimina
Rinomina
Proprietà
Invece, una persona che adopera uno screen reader e una Barra Braille vedrà esclusivamente la voce selezionata.
Supponiamo, ad esempio, che il cursore sia posizionato sulla voce Taglia.
Ecco come la persona non vedente vede il menù di sopra.
Taglia
Anzi, per la precisione leggerebbe questo
Il lettore di schermo dirà “Taglia” e la medesima scritta apparirà sulla riga della Barra Braille.
Per vedere tutto il menù, bisogna necessariamente scorrere con le frecce su per leggere le voci precedenti a quella su cui siamo focalizzati, giù per quelle successive.
Quindi, nel premere freccia giù, la visualizzazione cambierà in questo modo
, cioè Copia
In sostanza, per capire quali siano le opzioni di un menù, una persona non vedente deve scorrerlo voce per voce.
Altrettanto, se dalla voce “Taglia” si scorre con la freccia in alto, l’utente con disabilità visiva leggerà soltanto “Invia a”.
Applichiamo ora questo discorso per qualsiasi altra cosa.
Pagina Internet
Se, aprendo una pagina web, voi potete istantaneamente dire se ci sono elenchi, tabelle, porzioni di layout che saltano all’occhio, caratteri di diverso colore, tutto ciò per la Barra Braille è impossibile da riprodurre.
Capite bene che scorrendo con le frecce o col tab, e leggendo soltanto una porzione dello schermo, per una persona non vedente non esiste il concetto di destra o sinistra, superiore o inferiore.
Si può dire che una scritta viene prima di un’altra, ma a volte la posizione degli elementi a livello visivo non coincide con quello che lo screen reader cattura prima o dopo, per vari fattori: la disposizione delle regioni, il layout della pagina, la tipologia di oggetti ecc.
Il lettore di schermo, e conseguentemente la Barra Braille, cattura quegli elementi con il famoso tag html accessibile, come pulsanti, link, intestazioni, ma di per sé la pagina Internet risulta essere spesso un testo, interattivo certo, ma pur sempre un testo.
Per la cosiddetta navigazione veloce ci sono dei comandi rapidi che permettono di andare al pulsante / elenco / tabella / regione / link / link visitato / header (gli oggetti del web, insomma), successivo o precedente, e anche un comando che elenca tutti gli oggetti dello stesso tipo, ma comunque anche in questo caso l’esplorazione avviene riga per riga.
Perciò, un piccolo consiglio: se state navigando in Internet insieme ad una persona che sta usando lo screen reader non ditele “C’è un riquadro in basso a destra”, piuttosto leggetele il contenuto, oppure ditele la tipologia di elemento che dovete trovare, in modo da fornire riferimenti veramente utili.
Riconoscere nel senso che dicono “Immagine”, non nel senso che illustrano cosa rappresenta, anche se ultimamente i browser stanno mettendo a disposizione la descrizione automatica tramite intelligenza artificiale.
Funziona?
A volte sì, a volte no.
Il testo all’interno dell’immagine spesso viene riconosciuto e letto, ma per quanto riguarda la descrizione vera e propria di una foto c’è ancora un po’ di strada da fare.
Il testo è tutto uguale
In tutto questo, un altro fattore da non dimenticare sono i colori, le dimensioni dei caratteri, il tipo di font.
Tutto questo eliminatelo. Il Braille è uno e uno solo, quindi le scritte sono sempre uguali, dappertutto. Negli editor di testo è possibile posizionare le scritte al centro della Barra, in modo da riprodurre grossolanamente la formattazione del documento, ma non su Internet.
Facciamo un altro piccolo esempio concreto.
Prendete la pagina di Wikipedia relativa alla spiegazione del saluto ciao
Ora non sto qui a farvi lo screenshot, è solo per farvi capire.
Date per favore un’occhiata a quella pagina, la prima parte è più che sufficiente.
Quello che vediamo noi è questo
La parola ciao (AFI: [ t a o]) è la più comune forma di saluto amichevole e informale della lingua italiana.
Essa è utilizzata sia nell’incontrarsi, sia nell’accomiatarsi, rivolgendosi a una o più persone a cui si dà del tu. Un tempo diffusa soprattutto nell’Italia settentrionale, è divenuta anche di uso internazionale.[1]
In riferimento ai bambini, “fare ciao” indica un gesto di saluto ottenuto aprendo e chiudendo la mano o agitando la mano. “Ciao” è anche un’espressione metaforica e informale per indicare la fine sicura di qualcosa (es. “si è stancato della moglie e ciao”).[1]
Indice regione di navigazione
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Indice h2 []
elenco di 5 elementi
1 Etimologia
2 L’uso della parola “ciao” nelle altre lingue
3 Note
4 Altri progetti
5 Collegamenti esterni
fine elenco
fine indice regione di navigazione
Etimologia h2
“Ciao” è entrato nella
…
Be’, è un po’ diversa, no?
Nessun cambio di carattere, nessuna formattazione se non le linee bianche, nessuna dimensione o colore.
Nella pronuncia fonetica usata da Wikipedia ho volutamente inserito gli spazi, perché sulla Barra Braille non compare niente (probabilmente è un carattere non codificabile), quindi viene lasciata una celletta vuota e la sintesi vocale legge “Punto di domanda”.
Vengono date alcune indicazioni, come ad esempio h2 che indica un titolo di II livello e lo screen reader recita “Livello di intestazione 2” o anche quando viene indicata la regione dell’indice o un elenco.
Però sono indicatori, sempre e comunque testuali, a livello di formattazione non cambia nulla.
Tabelle
In ultimo, facciamo anche un rapido esempio per quanto riguarda le tabelle.
All’inizio della riga della Barra, ci sono i riferimenti di riga e colonna e subito dopo il contenuto della cella.
Sono disponibili modalità di visualizzazione Braille che permettono di avere una sequenza orizzontale di celle separate dal pipe (|), e comandi rapidi per farsi enunciare l’intestazione di colonna per avere un migliore orientamento, ma anche qua non esiste una panoramica di insieme.
Per scorrere le singole celle, bisogna spostarsi o col tab o con le frecce, in base al tipo di visualizzazione e all’applicazione in uso.
Con gli ultimi aggiornamenti di Jaws, in Excel c’è la possibilità di fissare una cella, ovvero bloccare il contenuto di una casella nella porzione destra della riga Braille, mentre sulla sinistra si continua a leggere il documento man mano che ci si sposta.
Tuttavia, anche mediante questa modalità non è possibile visualizzare più di due celle contemporaneamente, e comunque è l’ultimo aggiornamento del 2024, quindi chi ha una versione precedente dello screen reader non può usufruire di questa funzionalità.
Ecco, quindi capite che bisogna prima esplorare una pagina, un contenuto web, e solo allora ci si può muovere più agevolmente.
Sì lo so, forse è un concetto un po’ incredibile e complicato da concepire, ma questo è il modo in cui i non vedenti “leggono” il mondo, non solo con il computer.
Una riga per volta in quanto, ovviamente, l’occhio permette una acquisizione di informazioni multiple nello stesso momento, cosa che la mano non fa.
Ah, ecco perché si dice “A colpo d’occhio!” e non “A colpo di mano!” 😂