Ma come abbini i vestiti, tu che non ci vedi?


“Ma come fai a capire che quel blu è più scuro di quell’altro? E come fai a scegliere una camicia che stia bene con i pantaloni? Ti aiuta qualcuno a scegliere i vestiti, per forza!”
Uno dei tanti misteri che ronza nella testa della gente quando nota una persona che non vede vestita con i colori perfettamente abbinati.

 

“Ma ti ricordi tutti i colori dei tuoi vestiti? Impossibile!”
No no, non abbiamo così tanta memoria (io, almeno).
Le cose sono molto più semplici.
Ma credo che qualche lettore meticoloso per l’ordine del proprio vestiario adotti già una soluzione molto simile.

 

Ah, vorrei specificare che questa è una strategia che ho adottato io, non è una regola universale. Poi è chiaro, ciascuno in casa propria si organizza le cose come gli sono più funzionali e comode.
Questa è la mia personale strategia per l’abbinamento corretto dei vestiti.

 

 

Nell’armadio

Nell’armadio possiamo abbinare i vestiti in due modi, uno un po’ più statico, l’altro in modo da non accoppiare sempre la stessa felpa con lo stesso paio di jeans.

 

 

Abbinamenti predefiniti

Chiaro, no? A omini adiacenti mettiamo la coppia che ci piace: se con la felpa verde a fiori gialli stanno bene i pantaloni verdi, li appendiamo a grucce vicine et voilà. Sappiamo che quella è una coppia e prenderemo sempre quella.
Oppure, ancora meglio, se abbiamo quelle grucce a mo’ di triangolo, quelle con la barra in mezzo per intenderci, possiamo appendere la coppia sulla stessa stampella e abbiamo risparmiato pure un posto! 💪

 

Ma come detto, questo metodo è un po’ noioso, visto che la coppia è predefinita, quindi a quella camicia abbineremo sempre quella gonna, quando magari potrebbe star bene con altre mille cose che abbiamo nel nostro guardaroba.

Sì, specialmente le donne che di solito hanno un guardaroba infinito!

 

 

Etichette in Braille

Per un paio di coppie uso anch’io il primo metodo, ma per il resto ho organizzato il mio armadio in questo modo.
Ho preso delle grucce a filo di ferro e vi ho applicato dei foglietti con la scritta Braille dei colori principali dei miei vestiti: verde, rosso, blu e bianco.
In questo modo.

Gruccia in fil di ferro con infilata nell'uncino etichetta con la scritta "blu" in Braille
Gruccia con etichetta Braille

Quindi le ho messe in ordine alfabetico e, ovviamente facendomi aiutare da chi ha il dono della vista la prima volta, ho sistemato il tutto dal più scuro al più chiaro.
In sostanza: mi ritrovo la gruccia con l’etichetta blu? Quindi so che il primo capo di vestiario sarà del blu più scuro che posseggo, poi un blu un po’ più chiaro e via via fino all’azzurro.
Idem col bianco: nero, grigio fumo, grigio scuro, grigio, bianco panna, ecc.
E così via.

 

“Ok, ma così non hai la sfumatura”. Cioè, alla fine devi comunque ricordarti dove finisce il blu notte e dove inizia il blu standard.
Ok ok, avete ragione. Ma alla fine il blu è blu, no? Cioè, se abbino una maglietta azzurra con dei pantaloni blu notte, sta così male?
Oh be’, si fa quel che si può alla fine, giusto?

 

E poi comunque non dimenticate che vero, non vediamo i colori, però possiamo ricordarci dei particolari che magari ci hanno colpito in qualche modo. Quel jeans con un particolare bottone, quella maglietta con quella scritta in rilievo o la felpa con quel cappuccio.

 

Comunque non ci sono solo i colori a contraddistinguere un capo d’abbigliamento, c’è il taglio, la stoffa, le cuciture, il disegno.
Alla fine se un dettaglio ci piace particolarmente, lo si ricorda.

 

 

Nel cassetto

Nei cassetti, invece, personalmente metto soltanto le tute per la ginnastica o per casa. Quindi anche se per una volta non abbino proprio proprio perfettamente, non è un problema. 😊

 

Ho adottato una soluzione semplicissima anche qui, metto i pantaloni dentro la maglietto quando li piego. In questo modo ho già il completo pronto.

 

“E i colori come li distingui?”
Ho usato i divisori per i cassetti, in modo da dividere almeno i colori principali. Anche se per le tute i colori solitamente sono blu, grigio e nero, è difficile che ce ne siano altri.

 

“Va bene, ma ti ricordi tutti i colori di ogni singola tuta?”
D’accordo, forse la soluzione nel cassetto non è ottimale come quella nell’armadio, ma alla fine la coppia già c’è, quindi si riducono le probabilità di accostare colori che non c’entrano una mazza l’uno con l’altro.
Ma poi uso questa soluzione solo con le tute, sarà mica un problema se vado in palestra con maglietta verde e pantaloni blu? 😂

 

Oh, però un po’ di memoria ce l’ho ancora eh… E come ho detto prima, mi ricordo il colore di un certo capo per un disegno o una scritta in rilievo. Certo, non mi ricordo i dettagli, ma più o meno…
E comunque… c’è un piccolo grande segreto che mi viene in aiuto.

 

 

Il riconoscitore di colori

Riconoscitore di colori con tre pulsanti. È agganciato ad un cordino tramite moschettone
Riconoscitore di colori

Questo piccolo grande aggeggino è una figata pazzesca!

Riconoscimento del colore

Questo bellissimo cosino mi dice il colore! Ebbene sì! Identifica il colore e lo pronuncia ad alta voce!
Poco più grande di un accendino, ha 3 pulsanti che indicano il colore e il grado di luminosità.
Il terzo pulsante è per il volume e lo stato di carica, ma ora non ci interessa.

Allora, non è chiarissimo nemmeno a me come diavolo faccia, però vado a intutio: il colore altro non è che l’onda elettromagnetica della luce.
Ergo, se riesce a identificare anche l’intensità luminosa, suppongo che nella parte frontale (quella che si appoggia sugli oggetti affinché ne riconosca il colore, appunto), ci sia un sensore per le onde elettromagnetiche.
Lo sapete, no? Il violetto è il colore con lunghezza d’onda minore, mentre il rosso è quello con lunghezza d’onda maggiore. Andando a calcolare i picchi di queste sinusoidi, si può associare una certa onda elettromagnetica ad un colore.

Oh, ma in fondo che ci importa? Funziona!

Clicca su Play per ascoltare la ricezione del colore

Oh, non è precisissimo eh? Nel senso che non gli ho mai sentito dire bianco, ma solo “Grigio chiaro”.
Idem con l’azzurro, dice “Blu discreto”.
Ma una volta che si capisce cosa intende, si intuisce anche a quale colore si riferisce.

Riconoscimento della luce

Invece, il pulsante al centro vi dice quanto è luminoso l’ambiente in cui vi trovate e persino il colore della luce.
Prima viene emesso un beep, la cui tonalità varia in base all’intensità luminosa: più è acuto, più c’è luce. Al contrario, più è cupo, più c’è buio.

Clicca su Play per ascoltare la ricezione dell’intensità luminosa

Dai, ma che figata! E quanto costa un oggetto del genere?
Troppo! 😅

Ahahahah, ma alla fine è di una grande utilità.
Anche qua, ce ne sono vari tipi. Io possiedo questo che secondo me è il più preciso che ci sia ad oggi.

 

Avevo provato con alcune app per smartphone, ma secondo me non sono così affidabili, vuoi perché non tutti i telefoni hanno un buon sensore elettromagnetico – o peggio, usano la telecamera -, vuoi perché il riconoscimento del colore varia in base alla luce ambientale.
Con questo invece vado quasi sul sicuro, anche perché funziona anche a luce spenta! 😉

 

 

 

 

 

Ma come abbini i vestiti, tu che non ci vedi?

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